TOUR DELL’ISOLA DI LIPARI

Itinerario da fare: in scooter/macchina/quad
Punto di partenza e arrivo: noleggio “da Luigi” Lipari
Distanza: 26 Km

Dopo aver noleggiato uno scooter/auto/ quad “da Luigi”, dal centro di Lipari l’itinerario raggiunge in soli 3 Km la località di Canneto con il suo animato lungomare affacciato sull’ampia baia sabbiosa. Nato per ospitare le famiglie dei minatori che lavoravano nelle vicine cave di pomice, Canneto è oggi una delle stazioni balneari più popolari e frequentate dell’isola. Oltre l’abitato, un cartello ben visibile indica “Spiagge Bianche”, la baia resa bianca dai sedimenti di pomice presenti sulla spiaggia e nei fondali. Ai piedi del Monte Pilato che con la sua eruzione del 700 d.C. dette origine alle colate di ossidiana di Rocche Rosse e Forgia Vecchia, si scorgono le scenografiche cave di pomice di Campobianco e, più avanti di Porticello. Le prime notizie sull’escavazione della pomice risalgono al V millennio a.C., epoca in cui le Eolie si trovavano al centro di una fitta rete di scambi commerciali che si snodavano in tutto il Mediterraneo, scambi basati sull’ossidiana e sulla pomice. Di questa risorsa produttiva, durata 7 millenni, oggi resta soltanto un paesaggio surreale formato da montagne di “borotalco” e da vecchie fabbriche, ormai in disuso, un tempo utilizzate per l’estrazione. Superata Acquacalda, un tranquillo paesino allungato su una lunga baia ghiaiosa, si raggiunge la località di Quattropani. Lungo il percorso non potrete non notare la vista di salina e procedendo anche di Alicudi e Filicudi. Un cartello sulla sinistra indica la strada per la seicentesca Chiesa Vecchia, uno dei punti più panoramici dell’isola da dove si possono vedere tutte le isole Eolie, Vulcano esclusa. Ritornati sulla strada principale, dopo alcuni tornanti, una deviazione sulla destra conduce a Contrada Caolino, antico luogo d’estrazione dell’omonimo minerale. La tappa successiva è Pianoconte, con i suoi campi coltivati e i vigneti, e le vicine Terme di San Calogero, già note in età micenea per le proprietà terapeutiche delle loro acque sulfuree. Se la prima struttura termale risale al II millennio a.C., è nel I secolo che Diodoro Siculo cita nella sua Biblioteca Historica le sorgenti curative di Lipari. Le sue acque terapeutiche, sfruttate dai romani come dimostrano la presenza di una piscina del I-II secolo d.C. e la vasca circolare del IV secolo d.C., poi in età medievale e successivamente per il soggiorno termale dalla seconda metà 1800 fino al 1975, oggi sono ormai scarse e non più utilizzate. L’itinerario prosegue verso il Belvedere di Quattrocchi uno dei punti più panoramici dell’arcipelago con scorci sulla splendida spiaggia di Valle Muria, l’isola di Vulcano, gli scogli delle Formiche e gli imponenti faraglioni di Pietralunga e di Pietra Menalda. Dal Belvedere la strada scende verso Lipari centro offrendo un colpo d’occhio unico sulla scenografica rocca del Castello.

ITINERARIO: TREKKING DA CAOLINO A SAN CALOGERO.

Punto di partenza: strada provinciale Pianoconte/Quattropani
Punto di arrivo: Pianoconte
Durata: 3 h
Itinerario da fare: a piedi
Dislivello: 320 m.
Note: in alcuni punti del sentiero il fondo è sdrucciolevole e scivoloso, pertanto si consiglia di utilizzare scarponcini adeguati ad un trekking di media montagna. Lungo il sentiero non c’è acqua, quindi è sempre bene portarsi un’abbondante riserva di liquidi, un cappellino da sole e la crema solare. E’ consigliabile percorrere il trekking con le guide escursionistiche dell’associazione Nesos.
Attenzione!: il percorso non è percorribile con mezzi nè a 4 nè a 2 ruote! Inoltre a seconda della stagione attenzione alle sterpaglie.

L’itinerario inizia dalla fermata dell’autobus posta sulla strada provinciale Pianoconte/Quattropani. Da qui parte la stradina asfaltata che, oltre l’azienda vinicola Tenuta di Castellaro e le sue splendide vedute su Salina, Filicudi e Alicudi, conduce alle cave di caolino. In funzione fino agli anni settanta ma utilizzata fin dal tempo dei romani, in questa miniera oggi abbandonata si estraeva l’omonimo minerale. Il suolo di colore giallo, rosso e arancione, è ricco di minerali. Superato il vecchio edificio, dal quale si gode un’ampia vista sulla costa ovest di Lipari e sui profili appuntiti di Timpone Pataso e Timpone Ospedale, il sentiero diventa in terra battuta e scende ripido tra falesie tufacee e timidi campi di fumarole costantemente monitorati dai ricercatori dell’Università di Palermo. Nel paleo-lago di Timpone Pataso, inoltre sono stati rivenuti dei fossili vegetali memoria del lago formatisi in prossimità di questo centro vulcanico tra 125.000 e 80.000 anni fa. Tra questi la palma nana e l’infiorescenza di Cytisus aeolicus, due specie ancora presenti sull’isola. Il percorso, quindi, prosegue scendendo di quota in direzione di Punta Palmeto e, dopo vari tornanti, costeggia un’imponente falesia fino a sfiorare il mare. Lasciandosi alle spalle il rudere di un vecchio mulino, l’itinerario segue la scogliera virando a sinistra in direzione sud. Ormai in vista dei faraglioni di Cala Fico il sentiero prosegue in discesa superando un ponte, per poi risalire- con tratti misti asfaltati, sterrati e lastricati- fino alle terme di San Calogero. L’ex stabilimento termale oggi ospita un Museo della Memoria dedicato alla storia del termalismo liparota e alle cave di pomice. Alle spalle dell’edificio ottocentesco sorge un’antica struttura termale a tholos. Da qui, proseguendo lungo una strada in pietra, si raggiunge Pianoconte, punto di arrivo dell’itinerario.
Da non perdere il tramonto dalle Terme di San Calogero, vedere il sole tramontare tra le isole di Alicudi e Filicudi è un emozione indescrivibile!

ESCURSIONI IN BARCA ALLE ISOLE

Panarea e Stromboli
L’escursione comincia costeggiando il Monte Rosa e le Cave di Pomice di Lipari, si farà rotta per l’isola di Panarea. Dopo circa 40 minuti Vi troverete nella bellissima baia di CalaJunco, fiore all’occhiello dell arcipelago  Eoliano. Quì la prima sosta con la possibilità di fare un bagno indimenticabile. Rimarrete liberi di girare per un’ora  tra le raffinate viuzze del paesino.
Tornati a bordo,  continuando verso Basiluzzo, l’isolotto più grande di Panarea, la motonave si dirigerà alla volta di IDDU (appellativo confidenziale col quale gli Strombolani si rivolgono al loro amato Vulcano). Altri 40 minuti, e dopo aver costeggiato il villaggio di Ginostra si arriverà  al porticciolo di Stromboli. L’impatto è travolgente. Davanti a voi, in alto, da un lato la macchia mediterranea attecchisce rigogliosa in quello che è l’ambiente più ostile e complesso dell’arcipelago, mentre dall’altro il contrasto accecante della tipica architettura dell’isola tutta rigorosamente imbiancata a calce viva con il nero tipico della lava di Stromboli. Il tutto incorniciato dal meraviglioso blu del mare.
Sarete nuovamente liberi di passeggiare per le viuzze, per i numerosi negozietti artigianali,di  fare un altro bagno e di mangiare.
Al tramonto, sorseggiando un ottimo bicchiere di Malvasia locale si girerà attorno all’isolotto di Strombolicchio per arrivare, giusto quando inizierà a fare buio sotto la Sciara del Fuoco. Potrete così assistere allo spettacolo delle eruzioni ( è consigliato avere una felpa). Rientro.

Scalata al cratere di Stromboli ( guida inclusa)
Superto il Monte Rosa e le Cave di Pomice di Lipari, dopo circa 30 minuti si arriverà a Panarea. Rimarrete liberi per un’ora per girare tra le  viuzze di quella che è considerata da sempre l’isola più chic dell’arcipelago. L’esucrsione proseguirà con il giro tra gli  isolotti di Panarea. Dopo altri 30 minuti circa di navigazione si arriverà a Scari, il porticciolo di Stromboli.
Una guida autorizzata Vi attenderà sull’isola per portarVi sulla vetta del Vulcano più attivo d’Europa.
Questa escursione richiede un minimo di equipaggiamento: scarponcini da trekking, giacca a vento o k-way, una torcia con pile ben cariche, una maglietta di ricambio, minimo un litro d’acqua per persona e cena a sacco (consigliamo sempre d’inserire nel Vostro zaino un piccolo alimento energizzante che potrebbe essere una barretta di cioccolata o una bibite arricchite di sali minerali).
Proprio accanto al punto di raduno con la guida c’è un piccolo e fornitissimo negozietto che noleggia a prezzi ragionevoli torce, scarponi, bastoncini e tutto ciò che Vi sarà utile. Se non avete portato in valigia uno degli equipaggiamenti obbligatori sopraelencati, nessun problema, chiedete subito alla guida di mostrarVi dove poterli noleggiare.
Ogni guida accompagna un gruppo massimo di 20 persone, oltre tale numero ci sarà una seconda guida. Ogni mezz’ora circa si farà una piccola sosta utile sia per riprendere fiato che per scatare qualche foto per immortalare i panorami mozzafiato che Vi attendono lungo il percorso. Per raggiungere la vetta( quota 918 metri) occorrono circa tre ore di cammino. L’intero arcipelago Eoliano apparirà intorno a Voi in tutta la sua maestosa bellezza. Un’ora di sosta sopra ai crateri per assistere da vicino alle spettacolari eruzioni  dello Stromboli. Due ore circa per tornare al porto dove ci sarà la motonave ad attenderVi per il rientro.

Vulcano, Panarea e Stromboli
La Vostra mattina inizierà costeggiando la baia di ponente di Lipari, con vista alla Grotta degli Angeli, ai Faraglioni e un bagno nella meravigliosa Spiaggia di Vinci e poi si proseguirà verso il porto di Vulcano.
Giunti al paesino di Vulcano, nel raggio di poche decine di metri troverete il laghetto dei fanghi termali, la spiaggia delle Acque Calde Sulfuree, le Sabbie Nere e svariati localini dove poter pranzare. Sarete liberi fino alle ore 13:45 circa.
Si ripartirà alla volta di Panarea dove farete sosta nella bellissima baia di CalaJunco  per un altro indimenticabile bagno.
Arrivati al porto di Panarea sarete liberi di visitare l’incantevole paesino.
Continuando, verso Basiluzzo, l’isolotto più grande, la motonave si dirigerà verso Stromboli. Si costeggerà il minuscolo borgo di Ginostra, raggiungibile solo via mare e Vi condurremo a Scari, il porto di Stromboli. A pochi passi sulla Vostra destra inizia la spiaggia nera di San Vincenzo e si prolunga fino a circondare quasi tutta l’isola. Sarete liberi di fare un altro bagno, addentrarVi nelle incantevoli viuzze dell’isola, visitare i numerosi negozietti artigianali e organizzarVi per mangiare qualcosa, l’isola offre di tutto.
Al tramonto si ripartirà per il giro dell’isolotto di Strombolicchio, arrivati sotto la Sciara del Fuoco, si assisterà alle spettacolari eruzioni dello Stromboli. Rientro.

Lipari e Salina
Le due isole sono per volume del territorio le prime due isole dell’arcipelago e grazie anche alla loro vicinanza, questa sarà la gita con meno navigazione e più soste per bagni e visite.
Si inizierà a costeggiare la baia di levante dell’isola di Lipari. Passati il promontorio di Monte Rosa, il borgo di Canneto e le Spiagge Bianche si sosterà, dopo pochi minuti dalla partenza, alla Spiaggia della Pomice, per un primo bagno nelle acque di un turchese così acceso da fare invidia alle più belle spiagge Caraibiche.
Continuando verso il borgo di Acquacalda, potretete ammirare dal mare, la bianca e maestosa montagna delle vecchie Cave di Pomice attraversata da una lingua nera, la colata dell’Ossidiana.
Si proseguirà verso  Salina dove visiterete  Santa Marina, la frazione più grande dell’isola.
Continuando ad osservare queste coste meravigliose resterete stupefatti quando la barca entrare in una baia meravigliosa con un isolotto al centro. Lo sbalzo di profondità, la forma a semicerchio, le pareti alte e particolarmente stratificate indicano che Vi trovate all’interno di un vecchio cratere per metà sommerso: la baia di Pollara (il maestro Massimo Troisi la scelse per girare il suo ultimo capolavoro: “Il Postino”). Sosta bagno.
L’ultima sosta prevista a Salina sarà a Lingua, una piccola frazione dell’isola dove potrete visitare il laghetto salato naturale, un tempo utilizzato per estrarre il sale dal mare (da qui il nome all’isola di Salina). Il borgo è fornitissimo di localini gastronomici  caratteristici in riva al mare. Pausa pranzo libera.
Nel primo pomeriggio, si proseguirà verso Lipari per completare la circumnavigazione. Il lato di ponente è caratterizzato da spettacolari pareti rocciose, innumerevoli scogli dalle più svariate forme, e la presenza di numerose grotte. Si conclude la giornata con un bagno nell’insenatura di Valle Muria.

Filicudi e Alicudi
Pochi minuti dalla partenza e potrete già ammirare “Pietra Lunga” e “Pietra Menalda”,  i meravigliosi Faraglioni di Lipari.
Dopo circa un’ora di navigazione (durante la quale se si è fortunati si potranno ammirare i delfini) si arriverà a Capo Graziano, nell’isola di Filicudi dove si sosterà per un bagno. Il mare qui tra queste due remote isole è sicuramente il più incontaminato.
Continuando con la parte ovest si arriverà alla Grotta del Bue Marino, la più grande dell’arcipelago, dove si sosterà per un altro bagno.
Si ripartirà direzione Alicudi. Sarete liberi di visitare il paesino in lungo ed in largo come preferite. L’isola si presenterà a Voi come un enorme cono con le casettine caratteristiche attaccate tutte intorno alle pareti. La via principale è una mulattiera di sassi che si inerpica fino in cima all’isola e l’unico mezzo di trasporto è l’asino. Salire la mulattiera Vi darà la possibilità di ammirare un panorama mozzafiato e provare la sensazione di trovarsi soli su un puntino lontano dal mondo e dal tempo, immersi appieno nel Mediterraneo più puro. Intorno all’isola c’è il lungomare dove poter fare un altro bagno ed un localino dove poter mangiare qualcosa.
Al Vostro ritorno a bordo, puntando verso la costa nord-ovest di Filicudi si continuerà il  giro. Potrete ammirare i faraglioni di Montenassari, il Giafante ma soprattutto La Canna (un particolarissimo nek vulcanico alto 71 metri). L’incredibile blu di questo mare ci impone una nuova sosta per il bagno.
La prossima tappa sarà il porto di Filicudi. Solita sosta libera per visitare il paese e per l’ennesimo bagno. In alto è possibile visitare il villaggio preistorico di Capo Graziano e le vecchie pietre delle macine ( è possibile visitare a piedi o in taxi). Rientro a Lipari con tramonto ai Faraglioni.

Vulcano
L’escursione inizierà costeggiando la baia di ponente di Lipari, con vista alla Grotta degli Angeli, ai Faraglioni di Lipari, allo scoglio della Mummia, Papa Giovanni e con bagno nella meravigliosa spiaggia di Vinci. La prossima tappa sarà il porto di Vulcano. Avete la possibilità di visitare l’isola in libertà. A pochi passi dal porto troverete la spiaggia delle Sabbie Nere, il laghetto dei fanghi termali e la spiaggia delle Acque Calde Sulfuree. Il paese offre un’ampia scelta di locali gastronomici e negozietti di ogni genere. Inoltre potrete effettuare la scalata fino in cima al Gran Cratere di Vulcano. Si consigliano delle semplici scarpe chiuse. Il percorso è indicato dai cartelli segnaletici, il tempo di percorrenza è di circa 50 minuti per salire e poco meno per scendere. Non Vi servirà nessuna guida ed il panorama è fantastico. Appuntamento nel pomeriggio per il rientro.